Pierluigi Scandiuzzi
“Nel mio lavoro mi interessa soprattutto rappresentare oggetti e situazioni che la maggior parte delle persone potrebbe definire banali, scontate e persino brutte.
Ciò che tendiamo a considerare ovvio e insignificante, a mio parere, possiede invece la capacità di rendere visibili in modo più profondo ed autentico infiniti aspetti dell’esistenza, difficilmente accessibili da prospettive più ampie, elaborate o magniloquenti.
Le mie opere si configurano dunque come frammenti -spesso eterogenei- che aspirano a restituire o ad evidenziare la dignità, il valore storico e simbolico che ogni oggetto racchiude, al di fuori di qualunque gerarchia: il vecchio candelabro della nonna, un soprammobile kitsch, una pallina da tennis, un pianeta nella notte stellata, un battipanni di giunco sfilacciato e consunto.
I soggetti che rappresento sono spesso correlati ad un ambiente interno, come quello che ci circonda quotidianamente nella stanza che abitiamo, sono cose qualsiasi, di solito suppellettili o utensili specifici e masserizia varia, oppure quadri e mobilia o qualche aggeggio sul pavimento”.
Nato a Padova nel 1993. Nel 2012 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove consegue la laurea triennale in pittura nel 2016 e quella biennale specialistica in pittura con i professori Carlo Di Raco e Martino Scavezzon. Vive e lavora tra Padova e Venezia.
Biography
Punto Zero, Un oggetto che voleva cambiare il mondo, a cura di School of Curatorial Studies, Venezia 105ma Collettiva Giovani Artisti, Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia.
Pasticcio, a cura di Osservatorio Futura e Lunetta 11, Osservatorio Futura, Torino;
Extraordinario, a cura di Daniele Capra, Nico Covre and Vulcano Agency, padiglione Antares;
Marghera Art Verona 2022, booth Lunetta 11, a cura di Francesco Pistoi and Claudia ZuninoCombat prize, mostra dei finalisti, Giovanni Fattori Museum, LivornoVenice Time Case, a cura di Luca Massimo Barbero, NP Art Lab, Padova;
Start Padova, a cura di Cescot Veneto, Centro culturale San Gaetano, Padova.
Il Crepaccio ig_show, a cura di Caroline Corbetta;
Venice Time Case, a cura di Luca Massimo Barbero;
Gallerie Italienne, ParigiI Beati anni del castigo, a cura di Eva Comuzzi;
Marina Bastianello gallery, Spazio temporaneo 2;
Mestre Venice Time Case, a cura di Luca Massimo Barbero;
Tommaso Calabro gallery, MilanoOpus Focus, a cura di Francesco Fabris;
School for Curatorial Studies Venice, MestreMemorabilia, a cura di Cescot Veneto, publication curated by Cescot VenetoVe(r)nice, Casablanca studio, Mestre, a cura di Venice Indipendent Art Scene.
Extraordinario, a cura di Daniele Capra, Nico Covre and Vulcano Agency, padiglione Antares, Marghera.
Art Zagreb, a cura di Darius Bork, Riccardo Caldura and Paola Bristot, Museum Nikola Tesla, Zagreb.
Exhibitions